PRIMO CONCERTO
Domenica 25 settembre 2022 – ore 16
Piacenza – Basilica di S. Savino
Christopher Herrick – organo
(Inghilterra)
Interpreta composizioni di:
J. S. Bach, M. L. Takle, I. Farrington, Th. Dubois, Ch. Praestholm, P. Fletcher
‘Herrick è un musicista con un potente impulso comunicativo.
E comunica attingendo alle sue enormi
risorse tecniche e intellettuali sfornando
prestazioni che a volte stupiscono,
spesso sorprendono, ma non mancano mai di stimolare’.
Gramophone
La carriera di Christopher Herrick, quale uno dei principali organisti-concertisti di tutto il mondo, si fonda su solide basi. Da ragazzo era corista nella Cattedrale di St. Paul ed ebbe la fortuna di cantare, nel 1953, per l’incoronazione e di partecipare, in quello stesso anno, ad un tour di 40 concerti nel Nord America. In St. Paul tutto ha avuto inizio. E’ stato studente di musica presso la sua scuola superiore, studente di organo presso l’Università di Oxford e presso il Royal College of Music di Londra. È quindi ritornato nella Cattedrale di St. Paul in qualità di assistente organista; ha poi trascorso dieci anni nell’Abbazia di Westminster, dove ha suonato per molti Reali e pen cerimonie di Stato, compreso il funerale di Lord Mountbatten, il servizio funebre per Herbert Howells, e il concerto per l’ottantesimo compleanno e il servizio funebre di Sir William Walton.
Nel 1983 l’Hyperion Records, prestigiosa etichetta di musica classica della Gran Bretagna, ha registrato un album da lui intitolato “Fuochi d’organo” con l’organo dell’Abbazia di Westminster. Da allora, come artista esclusivo di Hyperion, ha inciso oltre 40 CD, tra cui 14 dischi Organ Fireworks –
“I punti di forza di questa serie estremamente piacevole e decisamente spettacolare si trovano in primo luogo nelle registrazioni di alcuni tra i più sorprendenti strumenti del mondo, ed anche per l’esecuzione di Herrick, che può solo essere descritta come immancabilmente brillante”
(Gramophone) – e le opere per organo di Bach su 16 dischi – “Christopher Herrick e il team Hyperion meritano l’elogio più caldo per questo ciclo bachiano che ha fornito all’ascoltatore irripetibili momenti, scintillanti e coinvolgenti ascolti”. (Gramophone) Dal 1979 la sua attività concertistica lo ha portato in tutto il mondo, regolarmente in Nord America, Europa e Australia, nonché in Sud Africa e Hong Kong. Ha avuto il privilegio e il piacere di incontrare innumerevoli organi di ogni stile immaginabile, dagli emozionanti strumenti più grandi ai deliziosi strumenti più piccoli, dagli storici ai
nuovissimi. Ora, dopo il suo settantesimo compleanno, ha intenzione di continuare a suonare in grandi cattedrali, sale da concerto e nelle più belle chiese con i migliori organi finché ha la salute e la forza e fintanto che il pubblico continuerà ad apprezzare il suo modo di fare musica.
Nel 1998 il Lincoln Center Festival gli ha assegnato il compito immane di suonare tutte le opere per organo di Bach in 14 concerti in 14 giorni consecutivi nella Alice Tully Hall sul grande organo Kuhn, ed è stato premiato con questa recensione sul New York Times: “E’ un virtuoso, non c’è dubbio. Era al culmine della sua notevole forma, che unisce la precisione con il brio, la libertà interpretativa con la gioia pura del virtuosismo. L’esecuzione era, in una parola, trionfale”.